martedì 24 febbraio 2009

Marmellata Mele & Lavanda

Aaaah la salute!!
Aaaaah l'appetito!!
Sono stata influenzata 3 giorni, di quell'influenza subdola senza febbre ma stracolma di dolori che mi ha quasi del tutto tolto l'appetito, quindi sono stata 3 giorni a mangiare mele cotte, thè e fette biscottate.. si si come le vecchine!
Mia mamma aveva praticamente riempito la fruttiera di mele per me povera malaticcia, e quando mi son ripresa ne era ancora per buona parte piena.
Che farne allora se non una marmellata?!
In dispensa avevo poi fiori secchi del nostro cespuglio di lavanda e mi son detta: "mele=buone , lavanda=buona&profumata.. proviamo a mischiare!"

Mentre la facevo cuocere mi son sentita sciogliere.. lo so che vi sembrerà strano ma questa marmellata sa.. d'ammmmore! (ehm.. forse comincio a sentire la primavera!) 


600 gr Mele sbucciate e senza torsolo
250gr Zucchero
2 Arance (il succo)
1 Spicchio di Limone (il succo)
1 Cucchiaio di Fiori di Lavanda secchi non trattati

Mettete a cuocere le mele fatte a spicchi con il succo delle due arance e del limone (volendo si può aggiungere un po' di acqua se il succo vi sembra poco).
Quando sono morbide riducetele in purea con un passatutto, poi aggiungete lo zucchero e i fiori di lavanda e fate cuocere a fuoco basso mescolando continuamente fino a quando i liquidi non si saranno ritirati e girando il composto il mestolo scoprirà il fondo della pentola.

Sterilizzate i vasetti mettendoli capovolti in una pentola con poca acqua; quando si sarà formato il vapore scolateli e metteteli nel forno caldo ma spento in modo che si asciughino per bene (così si evita la formazione di muffe).
Riempiteli con la marmellata , chiudeteli e capovolgeteli; fate freddare in questa posizione.
Sui tempi di conservazione in vaso non sono sicura, ma una volta aperta è bene consumare la marmellata entro 1-2 settimane. (Se qualcuno mi sa dare dei tempi più precisi ne sarei però davvero molto felice! ;)

sabato 21 febbraio 2009

Porta IPhone (aka "PortaQuelCheTiPare")

Si-si-si ci risono con quel compleanno, ma giurin giurello è l'ultimo post con questo tema!
Dopo avervi detto e tenute aggiornate sulla scelta dell'antipasto potevo non portarvi al corrente del mio regalo per la festeggiata?!


La mia amica Giulia (che è una grande web master) possiede un bellissimo IPhone che addirittura funziona da flauto! Cioè un aggeggio diabolicamente tecnologico per me che comincio ora a nazzicare con Photoshop e Macintosch e mi stupisco di essere riuscita a fare un blog! 
Ecco comunque la mia personale versione di un porta IPhone.. che alla fine, però, è diventato un PortaQuelCheTiPare - è infatti un po' più largo delle dimensioni dell' IPhone che tende così un po' a sguazzarci! 
Direte voi "Ma è un apparecchio così delicato.. Si sciuperà protetto dal solo cotone!" - Vi risponderei io (stupendovi :) "Macchè solo cotone! E' (ta-daa!) imbottito! ..Certo se vi casca per terra probabilmente si sfracella, ma per tenerlo in borsa va benone."

Così con il regalo in una mano e la ciambella, la torta salata e un dolce nell'altra  son uscita di casa, sono andata a festeggiare e mi sono influenzata.. ma sempre meglio ammalarsi dopo una festa che prima, no?!

martedì 17 febbraio 2009

Ciambella salata (degli "82 anni")

Sono sempre immersa nel dilemma : "che fare come antipasto per la cena di quel famoso compleanno?" 
Dopo aver eliminato i Muffin salati di sabato (nienta da dire - io son dell'idea che son nati per essere esclusivamente dolci..) credo di aver trovato la vincitrice:


Sfogliando i tanti giornali che mia mamma ha collezionato negli anni ho trovato in un riquadratino la ricetta di questa ciambella - nel suddetto riquadratino di 5cm x 3cm le indicazioni erano davvero poche, e in queste poche era incluso il fatto di lasciarla lievitare per 5 ore totali suddivise in diverse passaggi.

Inoltre avreste dovuto vedere con quali foto era corredato il riquadratino.. magnifiche!
E il mio "io" titubante ha titubato : "Ma credi te con queste 3righette di spiegazioni di ottenere la stesso risultato?!? uahauahuahauah!!"
Comunque fattostà che mi son armata di lievito di birra e una serata libera e mi son messa all'opera..


25gr Lievito di birra
550gr Farina (io ho usato la 00)
200gr Olive Verdi Denocciolate lavate
250gr Prosciutto Cotto in cubetti
6 Sottilette ridotte a pezzettoni
Un pizzico di sale
Un pizzico di Origano
50gr Olio
10gr di Zucchero
100ml + 150ml Acqua tiepida

Sciogliete il lievito e lo zucchero in 100ml di acqua tiepida; impastate con 100 gr di farina e lasciate lievitare il panetto per 1 ora circa.
Lavorate il panetto con 450gr di farina, aggiungete le olive tagliate in pezzettoni, il prosciutto e le sottilette, il sale, l'origano e l'olio e impastate - lasciate poi lievitare il tutto coperto per 2 ore.
Mettete la pasta in uno stampo da ciambella ben unto e lasciatela lievitare coperta finchè il volume non raddoppia.
Infornate a 180° per 50min - 1ora

mercoledì 11 febbraio 2009

L'ape zoppa

Era giunto il momento di smettere di sfornare dolci e biscotti (almeno per un po'!) e di riversare la mia creatività su altri fronti.
Sono sempre stata incuriosita dai cappellini da cocktail, allora ho cominciato a pensare come rifarli; ma fare dei cappelli è davvero molto complicato, quindi ho apportato un po' di modifiche. 
Alla fine ne sono usciti dei pettini!


Niente da dire: io li adoro! 

Tanto che gli ho dedicato il mio nuovo fiammante negozio su Etsy: L'ape zoppa!
Perchè "Ape zoppa" vi starete domandando? (perchè ve lo state domandando vero?! :) 
Forse perchè raccolgo polline e ho gambe segmentate un po' ammaccate?! (eh che volete è deformazione da biologa.. quasi biologa via!)
No no niente di tutto questo! 
Solo un'unione di nomi: Claudia = Claudicante + Deborah (mia sorella) = Ape.. quindi Ape zoppa! (perchè "Ape claudicante" era un po' troppo pomposo!)

L'ape zoppa, per chi fosse interessato, è anche in "distribuzione" alla mia sartoria creativa preferita: Le Bolli
E a chi fosse di vicino Arezzo, o di passaggio in queste zone, consiglio di farci un salto perchè fanno delle cose magnifiche, davvero uniche e sono persone altrettanto belle! Sono molto fiera che tengano i miei articoli!
Fate un salto anche da me dopo!

sabato 7 febbraio 2009

El 5° Cumpleannos e il primissimo Plum Cake

E che potevo fare un piatto salato?? Oramai sono entrata nel vortice dei dolci a go-go quindi..Plum Cake!


Oggi al mio Spazio Popolare Autogestito preferito si festeggiano i 5 anni di attività, non potevo preparare il dolce per tutte le 60 persone che aspettiamo per cena, ne per tutte quelle che dopo (speriamo) verranno ai concerti..ma per noi 20 intimi si!
Allora con un certo timore  mi son cimentata nell'impresa del plum cake all'arancia (di cui ho trovato al ricetta non mi ricordo dove)..! 
E dico impresa perchè avevo paura (con il cesso di forno che mi ritrovo) che ne sarebbe uscita una schiaccaiata, invece non mi posso lamentare!


125 gr Burro a Pomata
125 gr Zucchero a velo
180 gr Farina
Scorza di 1 Arancia
1/2 Bustina di Lievito
3 Uova Intere
2 Quadrotti di Cioccolata

Mettete a bagnomaria la cioccolata, spalmatela poi su della carta da forno e fatela raffreddare per avere delle scaglie.
Con le fruste lavorate il burro, la scorza e lo zucchero fino ad ottenere un composto morbido e spumoso, aggiungete una ad una le uova e infine la farina setacciata con il lievito.
Lavorate a lungo il composto che deve risultare molto soffice.
Versate uno strato di impasto nella teglia e adagiatevi sopra le scaglie di cioccolato, poi ricoprite con il restante.
Infornate a 180° per 45 min.

Se volete dopo potete preparare uno sciroppo d'arancia e zucchero filtrato e appena cotto il plum cake (senza toglierlo dallo stampo) punzecchiatelo con uno spiedino e irroratelo del succo, poi fate freddare in forno.

giovedì 5 febbraio 2009

Rotolo Marmellata e Nutella

Si vabbè!! Mi è presa una fissa con i dolci! E allora?!?! E allora?!?
Che vi devo dire.. mi si alzeranno i livelli di serotonina!
Tra i dieci tipi di biscotti che ho sfornato settimana scorsa e i cenci e le frittelle che sono in cantiere, potenzialmente potrei metter su 5 kg.. ma tanto li lascio mangiare agli altri! ahaahahahahah! (risata semimaligna!)
Comunque se per gli altri dessert non avevo un motivo per farli, per questo ce l'ho: il mio amico vichingo ieri ha dato una festa a sorpresa per il compleanno della sua ragazza e non ci potevamo mica presentare a mani vuote?!

Inoltre visto che Laura mi ha svelato che proprio oggi è il World Nutella Day  mi unisco a Ms. Adventure , Bleeding Espresso e a tutti gli altri nel coro "W NUTELLA!!"




Per la pasta:
75 gr Zucchero + 1 Cucchiaino
75 gr farina
40gr Burro
3 Albumi
4 Tuorli

Per lo sciroppo:
50gr Zucchero
70gr Acqua

250gr Marmellata
2 Cucchiai abbondanti di Nutella

Rivestite con carta da forno una teglia 40x30cm.
Fondete il burro in una piccola casseruola e usatene una parte per spennellare la carta da forno.
Sbattete i tuorli con lo zucchero per 5min circa fino ad ottenere una cremina spumosa.
Incorporate la farina con una spatola senza però lavorare troppo il composto. 
Montate gli albumi a neve ben salda e a metà processo incorporate un cucchiaio di zucchero.
Versate gli albumi e il burro sui tuorli.
Mescolate delicatamente il composto e versatelo sulla teglia, distribuendo l'impasto con una spatola stando attenti a non rompere le bolle d'aria dell'impasto.
Cuocete per 10min a 240°, finchè la superficie non si colora leggermente.
Tirate fuori la pasta dal forno e capovolgetela su un piano da lavoro un po' unto, staccate la carta da forno e copritela con un canovaccio pulito - lasciate raffreddare.

Preparate lo sciroppo versando l'acqua in un pentolino, aggiungete lo zucchero e portate ad ebollizione girando costantemente lo zucchero con una frusta.
Spennellate tutta la pasta con lo sciroppo e copritela con la marmellata e la nutella.
Fate un bel rotolino e servite.

martedì 3 febbraio 2009

Da noi si chiaman Cenci

Mia sorella se n'è andata via una settimana a Lisbona e con se si è portata anche la nostra macchina fotografica quindi..niente post per una settimana!
Ma adesso che ne sono ritornata in possesso.. ecco a voi i Cenci!
Il classico dolce (insieme alle frittelle a dire il vero..) del Carnevale.
A me non piace molto friggere ma come si fa a resistere ai cenci?!?


500 gr Farina
2 Uova
100 gr Zucchero
Scorza di 1/2 Limone
1/2 Bicchierino di Brandy
Sale
250 gr Burro in pomata
1/2 Bustina di Lievito
1/2 Bicchiere di Latte
Olio per friggere (in quantità industriale)

Fate una montagnola di farina e nel centro schiacciateci le uova; aggiungete lo zucchero, la scorza, il brandy, un pizzico di sale, il burro e impastate.
Sciogliete il lievito in mezzo bicchiere di latte e aggiungetelo all'impasto.
Lavorate energicamente l'impasto e poi lasciatelo riposare almeno 2 ore in frigo; tiratelo poi fino ad ottenere una sfoglia di 1,5-2 mm e ritagliatelo a pezzettoni.
Friggeteli in abbondante olio bollente (io vi consiglio di usare una pentola piuttosto di una padella) e cospargeteli poi con taaaaantisssiimo zucchero a velo! (io non ero molto provvista quindi li ho cosparsi con del normale zucchero semolato, ma lo zucchero a velo è la morte sua!)

I Cenci sono il dolce tipico del Berlingaccio, il giovedì prima del martedì grasso, ed era il giorno nel quale si poteva straviziare e mangiare di tutto!
I frati cappuccini un tempo in quel giovedì sfilavano in processione per le vie di Firenze invitanto i concittadini a redimersi dai loro peccati, ma i fiorentini se ne curavano poco e se ne stavano a peccare di gola!
Questi dolcetti fritti non sono in realtà tipici di Firenze, sono distribuiti in un po' tutta Italia - qui da noi prendono il nome di cenci poichè somigliano a strofinacci, in dialetto Cenci appunto.
Comunque..che si chiamino frappe, o bugie, o crostoli, o come vi pare, messi in tavola...fanno il fumo!! 
Cliccate da Carolina per altre ricette Carnevalose!